Il governo stanzi un fondo per la salute mentale, non si può aspettare. Una mia lettera per La Repubblica:
Sono mesi che un movimento radicato nelle esigenze reali di noi cittadini, in particolare giovani, chiede un sostegno psicologico a seguito degli effetti terribili che la pandemia ha causato. I tentavi di suicidio, i disturbi alimentari, gli attacchi di panico, i casi di depressione sono aumentati vertiginosamente a seguito della pandemia. Basta limitarsi ai dati sull’abbandono scolastico (uno studente su cinque è in Italia in una condizione di dispersione scolastica) per comprendere le ricadute che questo periodo frustrante per moltissimi sulla motivazione ad andare avanti.
Il parlamento ha già tentato in diverse forme di dare luce a questo monito, ma nella Legge Bilancio non si è fatto nulla in tal senso. La Regione Lazio ha risposto alla petizione #bonuspsicologo con un fondo di 2 milioni e 500 mila euro per sostegno psicologico ai giovani. È un piccolo passo, per una generazione che chiede aiuto per poter contribuire allo sviluppo del Paese. Non si può tuttavia pensare di risolvere il problema con le azioni di una sola regione: occorre un intervento nazionale, che risponda anche alle esigenze delle generazioni più adulte. Gli strumenti ci sono, le professionalità da mettere a servizio anche. Non possiamo aspettare, perché le priorità per ricostruire un Paese e un’Europa virtuosi passano per la salute mentale